“… e, Pino, ne vogliamo parlare?” dice la donna con una quarta sul petto, i Levi’s a zampa tirati fino in gola ed il sibilo di un serpente a sonagli.
“Ma chi?! Il carrozziere?”
“Vedi tu.”
“Impossibile! Ci porto costantemente l’auto. È un bravo ragazzo… “
“Seeee. Come no. Te lo raccomando!” dice quella dai seni enormi. “Che poi” continua, “bravo è bravo nel lavoro, eh. Poi, però… “
L’ altra pare abbia un attimo di sbandamento. Non si capacita. Pino, proprio lui, il carrozziere. Quello delle auto da rifare e verniciare. Il tizio dell’angolo, tra il panificio e la sarta cinese. Tra una botta ed una fresata, una lucidata ed una spazzolata.
Quello che sul profilo whatsapp c’ha l’immagine del castello di Neuschwanstein.
Lì, sempre pronto a salutare al mattino, pomeriggio, sera.
Cazzo.
Pino.
“Non posso crederci… ” dice dopo un attimo. “Roba da matti, gli ho chiesto proprio qualche giorno fa una stuccatura sulla fiancata. Che la macchina era messa proprio di merda.”
“E lui?”
“Lui, che?”
“Non ti sei accorta di nulla?”
“No. Veramente, no… certo, ogni tanto tirava su con il naso, ma mi è parso così normale… ”
“Ah, vedi?! E l’occhio? L’occhio lo hai guardato bene? ”
“quello che si chiude e si apre come un neon?”
“Ecco, brava! E la bocca? “
“si. Bhe. Muove un po’ le labbra in diagonale. Si strofina gli zigomi in continuazione. Eppure… “
“Eppure, eppure. Vicky, dai, su! ”
“Eh?”
“No, dico. Il sangue che gli cola dal naso, lo hai visto? Quello tira. Si fa di acidi. Non hai notato che gli occhi sono a sbalzo?”
“A sbalzo?”
“E la cicatrice? Quella cicatrice che sembra il taglio di una katana?”
“A dire il vero… “
“Anfetamine, barbiturici, la colla… spray per moquette, diluenti per tappezzeria. La sa lunga il tipo, dai, su.”
“Ma, scusa, non sarà mica per l’incidente?”
Il subdolo rettile dal capezzolo di metallo, folgorato da una nuova informazione, arresta a mezz’aria la lingua biforcuta. Il cielo sopra la sua testa, l’eden di sempre, si condensa improvvisamente.
“L’incidente?” chiede. “Quale incidente?”. Non capisce.
“Ha fatto un brutto scontro con la moto.” risponde l’altra. “Gli hanno ricostruito la faccia alle Molinette.”
“No. Dai. Davvero?”
“Si. Qualche mese fa. Magari i segni sul viso, l’occhio a sbalzo, il naso… “
Il serpente strisciante, creatura infida, con la mela ancora tra le mani, si guarda intorno. Non sia mai l’avessero sentita sul vagone. Toglie gli occhiali da vista, li pulisce distrattamente con una pezzetta anonima.
“Incredibile” sussurra dopo aver sparato gratuitamente mezzo chilo di merda su Pino. “È una vergogna! sssssssss…” continua “…sssss… pensare a quanta malignità …ssssss… c’è al mondo”. Striscia. “Guarda…. ssssssss… che schifo.” Si allunga. Si desquama.
“Eh? “
” Ma si…ssssss… basta che uno c’ha la faccia un po’ strana e la gente subito ti viene a dire che si droga….sssssss….”
“Eh, bhe”
“Che io, se ci pensi, ti ho solo riferito.”
“Ah!”
“Ma manco ci credevo. Figurati .. ssssss…”
“Immaginavo.”
“Appunto.”
E rimettrendosi gli occhiali, lascia cascare la mela che, lentamente, rammentando il bene e il male, rotola come il destino, sotto i sedili del treno per Malpensa.
Parigi aspetta.
Oh Wonder – Body Gold (Louis The Child Remix)
Bellissima…. ciao 🙂
Fai aspettare tanto me, però è sempre un bel leggere! 😊
“Il subdolo rettile dal capezzolo di metallo” merita un plauso. Bentornato! Non sparire di nuovo che pure a Parigi ce ne saranno da raccontare
Un ritorno in grande stile!
Parigi aspetta? Et moi, j’attends de superbes récits du métro parisien ou RER intelligemment ironiques comme celui-ci.
Bisous 😊
Il destino che rotola mi piace molto, anche questo tuo ritorno. Grazie
Geniale!
Ma grazie.
Mi sono fermata un secondo. Ho letto. Ho chiuso. Ho riaperto ora. Ho riletto. No, non il tuo articolo. Non mi interessa. Ho letto “vagone idiota” nelle mails. Il bene e il male. Io mi affeziono alle persone. Poi spariscono. Il male. Ma da un giorno all’altro ritornano. Il bene. O forse hanno solo cambiato “stazione “. Perdona il francesismo, ma sai, ci tenevo alla tua presenza. Ah, il francesismo? Fanculo. Di cuore.
Seni enormi con una quarta? Maddai.(Quella tizia la conosco, comunque, oh se la conosco)
Quella che conosci tu, sibila?
Altroché se sibila! Avrà un posto di tutto riguardo in un post che dedicherò ai compagni di viaggio, e sarà riconoscibile dal fatto che le dedicherò anche un video.
Mancavi, amico mio. Mancavi.
Manchi anche tu.
Bellissima
Grazie per il tuo lui è, che poi seguendolo mi ha portato a questo racconto. Ho uno spazio similare nel mio blog in cui narro ciò che vedo e sento le chiamo le NarraAscoltaStorie. Grazie r complimenti.
grande rientro 🙂 Bello il racconto, da leggere d’un fiato
D’un fiato ti ringrazio.
Ma guarda te ‘sto Pino… che idea presentarsi così… poi le brave persone pensano male…
Un abbraccio Vagone 🙂
Regina del castello…
Bè in realtà sono già qui. E meno male, se no la curiosità non mi avrebbe fatta dormire. Me lo sono davvero gustato il tuo raccontino. E il tuo stile è inconfondibile mio caro. BENTORNATO AMICO MIO. Un grande abbraccio. Ora riposerò tranquilla, anche se fuori ci sono i tuoni. Buonanotte. Isabella
Grazie Isa. Ti abbraccio forte.
Ciao. Buona domenica
rieccoti!!! ogni tanto passavo a sbirciare ma… il silenzio regnava sovrano!
ben ritrovato ^_^
Il silenzio non è mai per sempre.
Grazie!
Bella questa! Me la segno in zucca
^_^
Felice di aver contribuito.
Bello il testo scritto molto bene. Complimenti
Oh, grazie …
Ma figurati ^.^ senza grazie!
Prenotato il rientro😊 ? troppi cervelli in fuga. Lasciamo solo che le mele rotolino-si.
sherabbraccicari
Shera…
🌷
Saliti anche a sherazade smack
Favoloso…
Ringrazio di cuore.
Una gran bella scoperta, mi piace quello che ho letto curiosando un po’ qui. Geniale!
Merci pour tout!!!!
Une tres tres bonne semaine Cher ami😊 shera
Shera… Ma chère amie. Reste avec moi pour toujours.
leggo una prima volta, vedo il link che hai messo, ci vado, play, rileggo
dimmi che così ha più senso (perché lo ha)
Cosa hai sentito con quel play?
cosa ho sentito? il tempo.
e comunque, bello il ‘cigno di pietra’, evocativo anche se testimone di una storia finita male.
Bello! Bravo
Grazie!
ma non la leggi proprio mai la posta di vagone? 🙂
Ti si legge tutto d’un fiato 👍👍👍👍
Il mio è un grazie!
Ma qui è lunga la vacanza…Quando torni ? Un abbraccio. Isabella
Sempre bravissimo, le tue narrazioni sono coinvolgenti e pungenti, un piacere da leggere. 🙂
Sei delicata.
Grazie
Allora? Si torna a scrivere o no?🤔🙄🙏